MATRIMONIO LIBICO

 

IL matrimonio in Libia, č una lunga e costosa cerimonia. L’uomo deve occuparsi, oltre che della dote, anche della casa e del suo arredo, dei festeggiamenti, la cerimonia solitamente e come vuole la tradizione dura 7 giorni.

Il martedė prima del matrimonio, la madre dello sposo chiede aiuto a tutta la sua famiglia per l’organizzazione della cerimonia. Il lunedė  successivo viene organizzata nel pomeriggio una festa per i bambini e viene chiamata  Rabia   “festa di primavera” Il martedė notte hanno inizio i festeggiamenti a casa dello sposo, la festa prosegue anche il mercoledė dove lo sposo organizza un pranzo per tutti gli amici e parenti solo maschi. Dopo il tramonto, la famiglia dello sposo indossa l’abito tradizionale e le donne sfoggiano tutti i loro gioielli in oro e si recano a casa della sposa. Intanto appare la “donna Nera” (Ziana) , il compito di Ziana č quello di decorare la sposa, dipinge mani e piedi con l’hennč, pratica del tatuaggio che segna una tappa importante della vita della donna : il  matrimonio. Alle 4 del mattino Ziana prepara una lampada, usando del cotone impregnato di olio e sale, dopo aver acceso la lampada  si inizia un corteo per le vie delle cittā, il parente pių giovane della sposa precede il gruppo  tenendo la lampada accesa sopra la testa. La tradizione vuole che la lampada si debba spegnere da sola, in caso contrario sarebbe ritenuto un evento funesto. Il giovedė a casa dello sposo si indossano nuovamente gli abiti pių belli, si pranza e si da inizio anche alle danze, gli amici dello sposo si recano a casa della sposa e la prelevano assieme agli altri parenti e la conducono a casa dello sposo, dopo aver radunato le famiglie č tradizione sacrificare un agnello. In un’altra casa, avviene il “mauled” mentre lo sposo si veste dei musicanti suonano e cantano le gesta di Maometto, finito il mauled lo sposo si reca in strada e camminando canta assieme agli altri musicanti il maluf. Il maluf termina quando lo sposo raggiunge la porta di casa , e uno dei musicanti, quello pių devoto a Dio,  chiede la protezione del matrimonio e la felicitā  degli sposi. Dopo aver letto un versetto del Corano, lo sposo riempie una brocca d’acqua e la rompe contro la porta di casa, e finalmente gli sposi vengano lasciati soli. Consumato il matrimonio lo sposo raggiunge i suoi amici e riceve gli auguri , mentre le amiche della sposa porgeranno alla bocca dello sposo un pezzo di zucchero. I festeggiamenti continuano fino al venerdė , festa chiamata madhur, dopo il tramonto la sposa indossa nuovamente l’abito tradizionale un gilet ricamato in argento “farhia” con bottoni in oro ed esibisce i tatuaggi di hennč alle donne, le quali a loro volta offrono alla dona nera un compenso in denaro.

 

 

 
 
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