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Le tombe di Ghirza

 

Rivelazioni dalla cittá  “pietrificata per punizione divina”

       

                                                                                                                      di Lidiano Bacchielli

 

 

Nell´agosto del 1995 una squadra di archeologi  ha compiuto dei restauri importanti iniziando da un monumento della Necropoli Sud, che sorge sulla riva destra dell´uadi Ghirba. Nella necropoli, oltre a sei tombe con un´edicola a colonne posta su un alto podio, svettava un monumento funerario ad obelisco. La sua altezza e la sua esilità lo rendevano fragile e indifeso; ed il terremoto del 1935 gli aveva sottratto la guglia altissima. In un primo tempo, gli archeologi avevano pensato che queste tombe, cosí  lontane dall´antico centro abitato, fossero state erette per prima e che solo in seguito il luogo di sepoltura si fosse avvicinato alle abitazioni. Ma l´ípotesi è  contraddetta dalla pratica, costante nel mondo antico, di seppellire i propri defunti il piú  vicino possibile al nucleo delle abitazioni e di allontanarsene ad esaurimento degli spazi. Del resto, le altre tombe del Cimitero Meridionale si distribuiscono nel tempo, in un arco cronologico che corrisponde a quello della massima prosperità di Ghirza dista da Tripoli 250 km verso sud- est. Ma lo scenario, la bellezza dei monumenti suscitano emozioni senza confronti. Ghirba (III-VI secolo d.C) e coincide con quello in cui sono comprese le grandi tombe della Necropoli nord.

 

La nuova archeologia, piú  sensibile ed attenta ai problemi della struttura e della organizzazione della societá  antica, riconosce nella presenza di due nuclei di mausolei il segno di in potere gestito da due grandi e potenti gruppi famigliari. La conferma dell´ipotesi è  nell´insediamento che sorge sulla riva sinistra dell´uadi Ghirza nel punto in cui vi si immette un piccolo affluente. Lí, in posizione centrale, si trovano due edifici particolarmente estesi, con un impianto simile, che ha il suo perno in un cortile attorniato da un´ottantina di ambienti. Le altre strutture civili, una quarantina in tutto, hanno dimensioni e forme diverse: casupole con una o due stanze, ma anche gsur (costruzioni fortificate) su cui gravitano strutture satelliti.

 

Un edificio ha invece carattere sacro, perché  al suo interno sono state rinvenute tavole di offerta in pietra e venti piccoli altari. Vi era venerato probabilmente Gurzil, una delle divinità piú  importanti delle tribú  lybe. Da esso Ghirza avrebbe derivato il nome e, come centro di culto comune ad una grande confederazione tribale, anche importanza politica e benessere economico.

 

Le attivitá che hanno favorito la prosperità di Ghirza erano la pastorizia e l´agricoltura, che si svolgeva soprattutto nel letto dell´uadi, sbarrato da una serie di muri per facilitare l´assorbimento delle acque piovane e trattenere il terreno di dilavamento. L´analisi dei grandi cumuli di rifiuti e i rilievi della Necropoli Nord hanno permesso di riconoscere i prodotti agricoli piú  importanti  di questo centro: dal frumento ai cocomeri, dai datteri ai fichi e all´uva.

 

Ma nei grandi mausolei della zona nord vi sono anche altri frammenti della storia, delle istituzioni e del culto di questo centro romano-lybo. Le tombe, sette come quelle della Necropoli sud, sono conservate in larga misura. Sorgono su un alto podio, al quale si addossa una scalinata, e presentano un´edicola o un tempio circondato da colonne. Al centro della struttura colonnata è posta una finta cella, con una porta simbolica scolpita a rilievo. Il luogo della sepoltura è  sotterraneo, ricavato nel podio. Le iscrizioni ricordano sacrifici in onore degli antenati ed una serie di apprestamenti rituali testimonia il rito delle libagioni, che mediante piccoli canali scendevano dalla porta simbolica nella camera funeraria e giungevano in corrispondenza delle urne cinerarie.

 

I fregi, in un rilievo piatto che ricorda i disegni di stoffe e tappeti, propongono scene della vita quotidiana (aratura, semina, mietitura, trebbiatura e vagli del grano); carovane di cammelli che trasportano il surplus della produzione locale; combattimenti fra gli abitanti di Ghirza ed i predoni nomadi; immagini dei capi-tribú sepolti nei mausolei quando, ancora in vita, amministravano la giustizia fino ai livelli piú  alti e decretavano l´esecuzione capitale dei  condannati.