VENTO DEL DESERTO

Bianca la sabbia che il mare accarezza
quasi un respiro, una dolce brezza
sotto il cocente sole africano
che verso sera colora piano

di rosso intenso l'acqua ed il cielo
e che cancella il leggero velo
di nubi bianche, portate lontano
dal vento lieve nel cado africano

Rossa la sabbia che il vento sposta
da duna all'altra rendendo mossa
l'affascinante visione rara
di quell'immenso deserto: il Sahara.

Se con la mente torno bambino
rivedo un cammello ed un beduino
ed a vederlo cosi' lontano
è blu tuareg il suo barraccano

e penso al cielo sempre stellato
al fuoco acceso, lo sciai preparato
bevuto insieme nel bicchierino
mentre la notte fa capolino

su quelle dune che ancora il calore
tenean sepolto per ore e ore
fino a che il freddo il sopravvento 
prendeva pure sul caldo vento .

Questi ricordi che ho fissi in mente
quando di sabbia parlar si sente
sono ricordi che credo vicini
ai nostri cuori di Tripolini 
(Piero Aiuti)

 GHIBLI   

Vento! da dietro i vetri chiusi
osservo il vento, lo sento fischiare.  
Ogni folata solleva la sabbia rossa
la Sabbia del deserto.

Sabbia sottile, borotalco colorato
che filtra attraverso i vetri chiusi
aggredendo gli occhi, posandosi sul viso
risvegliando ricordi sopiti nel tempo,

i miei ricordi di sabbia.
ricordi nei quali la sabbia bianca e
ruvida delle spiagge
gradualmente si trasforma nella
sabbia rossa e leggera
fina ed impalpabile del deserto,

vicino eppure così lontano
la stessa magica polvere che,
come quella di Campanellino,
mi riporta, novello Peter Pan 

agli anni della gioventù,
delle gite, delle esplorazioni
a Leptis e Sabrata
delle spedizioni di caccia alle pernici
lungo i Wadi.

vento! da dietro i vetri chiusi
osservo il vento, lo sento fischiare.
Ogni folata solleva la sabbia rossa
la sabbia del deserto.

Solo adesso mi accorgo
che sul mio volto di vecchio
una calda goccia scivola lenta
lasciando un solco leggero,
come sulla sabbia.

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