TIGRINNA

 

La polvere della strada,

bianca,

danza nella calura

in lievi mulinelli.

La chiesa., le scuole l’ambulatorio,

in cima alla collina.

Le cicale  interrompono

il  concerto. E subito lo riprendono, con rinnovato vigore.

Sulla siepe l’upupa

superba della sua cresta

consuma, crudele, il pasto.

Gli odori del ricordo

profumano la mente.

Il tabacco steso al sole spande il suo aroma  nell’aria calda.

Accanto, sentore pungente

e pur dolciastro

dell’acqua espulsa dal mulino.  Nella sua spuma

la fatica degli uomini,

lavata dai chicchi di grano, prima di consegnarli alla macina.

Il frantoio spreme

il sudore dei coloni.

Verde, profumato, saporito

sul pane fragrante di Pulsoni